Valentina Ferraro, Sicilia
"Bocabajo"
Sophie Hutin, Francia
"O Labyrinthos"
Ms. Vanessa Skantze
& Mr. Alex Ruhe, USA
"Black Water"
Michele Beck, USA
"O Ept Anis"
Camilla Crifo', Italia
"Untitled"
Aurelie Berland, Francia
"Les yeux blonds".
work in progress insieme al coreografo Daniel Dobbels
Ian Hazelden, UK
"Ian Hazelden"
Mirjam Morad, Austria
"MOR-PHI-A"
Alessio Targioni, Italia
"La caduta"
Yuko Ota, Giappone
"Burned again"
Jorge Vàsquez, Mexico
"Cenizas"Coreografia di Ireri Anaya
Musica di Saul Medina
Floriana Lombardo, Sicilia
performance di una geisha in un campo di girasoli
Elirudy, Firenze
“tra terra e cielo”
Meg Lim e la danza della spada n°2
solo di butoh & iaido
di e con: Lam Rot
maschera di: Lim
Questa quinta edizione del festival Butoh riesce ad avere luogo nonostante gli ingenti “tagli” di finanziamento. Riteniamo importante continuare questo appuntamento internazionale che puó essere luogo di confronto e fucina di nuove produzioni. Il Castello di Lerici, sul mare, é luogo denso di memoria e crediamo che qui le performance Butoh possano arricchirsi dall´ incontro con la natura e dal confine terra-mare, contenitore-spazio libero. danzatori allievi di coreografi e maestri butoh o a loro volta maestri, possono mostrare assoli a partire da uno fino a sette minuti in diversi luoghi del Castello di Lerici.
Questo forum vuol essere terra di confronto e scambio nel processo di creazione di una ”appartenenza”.
Dopo il successo avuto dal forum lo scorso anno, in cui si sono create nuove possibili collaborazioni, invitiamo performer e danzatori che si sono incontrati con il Butoh e lo hanno fatto parte del loro lavoro e poetica a danzare un loro assolo scegliendo un luogo nel Castello di San Terenzo.
Mettiamo a disposizione questo splendido luogo che ha 1000 angoli in cui si può danzare improvvisare ed “ascoltare”.
Le performance saranno filmate e si potrá dare ad ogni danzatore un Dvd del suo lavoro. Gli assoli si avvarranno di luce naturale e per chi usa la musica possiamo organizzare un registratore-Cd sul luogo della performance.
Annalisa Maggiani